25 Marzo 2019

La dipendenza patologica

Con il termine dipendenza patologica si intende un uso continuativo ed incoercibile di sostanze o comportamenti nonostante le conseguenze legate rispettivamente alla loro assunzione ed alla loro azione. Lo studio delle dipendenze deve il suo sviluppo alla diffusione delle droghe durante gli anni ’60 e ’70. Allora la gravità della problematica tossicodipendenza determinò una serie di interventi allo scopo di contenere il fenomeno il quale veniva correlato esclusivamente al concetto di dipendenza chimica. Successivamente ed in tempi recenti l’accento è stato posto sull’aspetto comportamentale che richiama, alla luce degli ultimi studi, una eco psicosociale.

Con il termine droga intendiamo qualsiasi sostanza psicoattiva assunta al di fuori di un contesto di prescrizione medica. Il problema-droga, per alcuni, non si identifica necessariamente con il fenomeno-droga. L’assunzione di alcune sostanze, infatti, ha da sempre accompagnato la storia della cultura e della società umana. Il ricercatore e studioso Giorgio Samorini ritiene che le droghe abbiano assolto nel corso del tempo differenti funzioni legate al loro uso, sopratutto in riferimento ad aspetti rituali. In alcuni momenti storici le droghe hanno rappresentato lo strumento con cui intellettuali e artisti manifestavano il loro dissenso nei confronti di autoritarismi e vincoli sociali. In tempi recenti tutto questo è ormai andato perso e coloro che si avvicinano alle droghe sono spesso indotti da una incessante ricerca di gratificazione. L’appagamento del desiderio nel soggetto dipendente può rappresentare un modo con cui eludere l’insoddisfazione della sua condizione psicosociale o il tentativo di colmare un vuoto emotivo.

La dipendenza patologica è strettamente legata al concetto di dipendenza comportamentale. Le terapie più funzionali allo scopo di ridurre e contenere tale fenomeno risultano quelle di tipo educativo e supportivo unitamente ad un percorso farmacologico. Contrariamente ad un pensiero ingenuo in tali casi la psicoterapia risulta essere uno strumento da utilizzare secondariamente e solo dopo attenta valutazione del quadro psicologico del soggetto (colloquio, raccolta di dati anamnestici, eventuale somministrazione di test, valutazione delle motivazioni, ecc). La dipendenza patologica spesso può determinare una condizione psico-patologica o essere conseguenza di una condizione clinicamente significativa pregressa. In tali casi un percorso psicoterapeutico risulta funzionale sia alla cura della patologia che alla cura degli aspetti di dipendenza comportamentale.

 

Riferimenti bibliografici:

F. Grieco E. Vivard – Nuova Clinica – 2009

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